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IL CAMBIAMENTO INIZIA QUANDO RICONOSCI CHE LE RESISTENZE SONO FERITE TRAVESTITE DA SCUDI

  • Immagine del redattore: Teresa Distefano
    Teresa Distefano
  • 3 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Vuoi cambiare veramente la tua vita nei prossimi mesi?

Allora non iniziare da fuori.

Inizia da dentro.

Impara a conoscerti, a comprendere ciò che senti.

Il modo in cui di solito si approccia il cambiamento è questo:

identificare un obiettivo e dire “ok, faccio questi step per raggiungerlo”.

Ma poi ci si ritrova a mollare, a sabotarsi, a rimandare, a perdere motivazione.

E ci si colpevolizza: “Non ho abbastanza disciplina… Forse non lo merito…”

Ma non è lì il problema.

Se non ci fossero resistenze, se non mancasse una sorta di consenso interiore, certi obiettivi li avresti già raggiunti, non credi?

La verità è che quelle resistenze non sono casuali.

Non sono nemiche.

Sono meccanismi di protezione.

E finché non li comprendi, continuerai a lottare contro te stessa.

Qualcuno ti dirà che devi cambiare abitudini.

Che sono le cattive abitudini a bloccare il risultato.

Ma anche questo è solo un pezzo della verità.

Perché se io penso che il motivo per cui non riesco a vivere la vita che voglio è perché procrastino, o perché mi autosaboto, allora sto guardando solo il comportamento.

Ma quel comportamento da cosa è generato?

Se vado a identificare il mio “problema” nel comportamento, manco completamente il centro.

Vuoi un punto di partenza vero?

Prendi un foglio.

Fai una lista di tutte quelle che definisci “cattive abitudini”.

Poi scegli quella che senti più ti impedisce di vivere la vita che desideri.

Poi fai qualcosa di diverso dal solito.

Non cercare subito di cambiarla.

Chiudi gli occhi.

Connettiti a quella sensazione che ti prende quando stai per procrastinare, quando ti autosaboti, quando ti senti in ansia o cerchi l’approvazione dell’altro.

E chiediti:

“Che cosa STO SENTENDO dentro di me, davvero?”

“Questa parte di me DA COSA sta cercando di proteggermi?”

“Qual è il suo RUOLO nella mia vita?”

Spesso, ciò che emerge è una ferita antica.

Vergogna, esclusione, rifiuto, abbandono, umiliazione, solitudine.

Allora capisci che non ha senso combattere il sintomo, se non ti occupi della ferita.

Il perfezionismo, l’ipercontrollo, la dipendenza affettiva, la sfiducia, l’overthinking, non sono il problema.

Sono soluzioni antiche a un dolore rimasto aperto.

E il cambiamento vero inizia qui:

quando riconosci che dentro di te ci sono parti che hanno solo bisogno di sentirsi al sicuro.

Non va tolta la difesa.

Va creata una sicurezza interna che renda inutile la difesa.

Solo allora puoi intervenire davvero:

Non sull’abitudine.

Ma sul bisogno che c’è sotto.

Non sul comportamento.

Ma sull’esperienza mancante che quella strategia sta cercando di ottenere da una vita.

Ecco perché a volte, portare consapevolezza e ascolto è già sufficiente a far sciogliere la resistenza.

Perché se quella parte si sente finalmente riconosciuta e accolta, non ha più motivo di sabotare.

Allora il sistema si aggiorna.

Il tuo mondo interiore smette di vivere in modalità “allarme”.

Comprende che oggi sei diversa.

Che non sei più in pericolo.

Che anche se qualcuno ti abbandona, ti giudica, ti svaluta tu non lo fai più.

E quando smetti di abbandonarti, di allontanarti da te stessa per non sentire le cose iniziano a cambiare.

Non per forza, ma per verità.

Non perché ti sei forzata…

Ma perché finalmente ti sei incontrata.

Ecco da dove si cambia: non dall’eliminare il comportamento, ma dal riconoscere il bisogno che lo genera.

Il punto non è spegnere la parte che ha paura.

È farle sapere che adesso ci sei tu per lei.

Che non deve più lottare, fuggire, compiacere, controllare tutto o sabotare ogni possibilità di amore e successo.

Che oggi può fidarsi della te adulta, presente, consapevole.

Nessuna trasformazione è possibile finché continuiamo a correggerci come se fossimo sbagliate.

La vera guarigione avviene solo in uno spazio di amore.

Di amore per ciò che siamo, anche nei nostri aspetti più disordinati, fragili e contraddittori.

Siamo cresciute credendo che valiamo solo se performiamo, se ci adattiamo, ma oggi possiamo riscrivere il patto:

     "non sarai più amata per ciò che fai, ma per ciò che sei"

Ed è quando ci scegliamo, ci proteggiamo, ci amiamo incondizionatamente, che qualcosa si allinea.

Non fuori.

Dentro.

E allora sì, il cambiamento avviene.

Non per imposizione.

Ma per integrazione.


Claudia, Life & Emotional Coach, Holistic Operator in Action, per una vita DRAMA FREE

whatsapp 375 8480758



 
 
 

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