Ringraziamento e pacificazione
Introduzione alla meditazione "Ripa"
L'anima dialoga per immagini, e tutto è simbolo. Ogni gesto e ogni parola che pronunciamo ha una corrispondenza profonda con un'immagine e un simbolo interiore. Per questo motivo, nella meditazione "Ripa" è fondamentale associare ogni fase a un gesto simbolico che parli direttamente al cuore e alla nostra dimensione più profonda.
Ogni movimento ha un significato: quando ringraziamo, le mani giunte diventano il simbolo stesso della gratitudine; quando ci apriamo, le mani spalancate incarnano l'apertura, il ricevere senza resistenze; quando accogliamo, le mani a coppa rappresentano l'accoglienza pura. Attraverso questa pratica, ci riconnettiamo non solo con noi stessi, ma anche con le nostre esperienze, i ricordi e persino con il nostro passato, in un percorso di pacificazione e rinnovamento.
La Struttura della Meditazione "Ripa"
Ringraziamento (mani giunte): La meditazione inizia con un atto di gratitudine. Le mani giunte davanti al petto sono il simbolo universale del ringraziamento. In questo momento, ci connettiamo al sentimento di gratitudine, non solo verso noi stessi, ma anche verso la vita e le esperienze che ci hanno portato fino a questo momento. È un gesto di riconoscenza che ci aiuta a radicarci nel presente. Questo gesto va mantenuto per almeno un minuto.
Apertura (braccia spalancate): Successivamente, spalanchiamo le braccia davanti a noi. Questo gesto rappresenta l'apertura totale verso ciò che ci circonda. Come simbolo, le mani aperte simboleggiano la disponibilità a ricevere e accogliere la vita senza riserve, con cuore e mente aperti. È un invito ad accettare tutto ciò che arriva, senza paura o giudizio. Anche questo gesto va mantenuto per almeno un minuto.
Accoglimento (mani a forma di coppa): Le mani, ora a forma di coppa, si posizionano davanti al chakra del cuore. Questo gesto simboleggia l'accoglienza, la capacità di ricevere con amore e apertura tutto ciò che ci viene donato dalla vita. Le mani a coppa rappresentano il simbolo dell’accoglimento, la volontà di abbracciare ciò che arriva, sia esso gioia o difficoltà, senza opporre resistenza. Mantenere anche questo gesto per un minuto.
Respiro (respirazione circolare): La respirazione circolare, compiuta mentre le mani rimangono a forma di coppa, evoca ricordi, stati d’animo ed esperienze passate. Questo flusso continuo di respiro ha anche un potere liberatorio, poiché scioglie le resistenze interiori verso ciò che ci è accaduto. È attraverso questa respirazione che cominciamo a dissolvere i blocchi emotivi legati al passato, permettendoci di fluire con la vita. Continua a respirare in questo modo per almeno tre minuti.
Inclusione (abbraccio di sé stessi): Ora portiamo la mano destra sulla spalla sinistra e la mano sinistra sulla spalla destra, creando un abbraccio. Questo gesto è il simbolo dell’inclusione: abbracciare tutte le esperienze, accettare ogni aspetto di noi stessi e del nostro passato. Ogni momento, ogni esperienza ci ha resi ciò che siamo oggi. L'abbraccio diventa il simbolo di accettazione totale, senza rifiutare nulla di ciò che siamo stati. Mantenere anche questo gesto per un minuto.
Pacificazione (mani giunte): Torniamo infine a mettere le mani giunte davanti al petto, come all'inizio, simboleggiando la pacificazione. Questo gesto rappresenta la pace che troviamo dopo aver accettato e incluso tutto ciò che ci è accaduto. Ci pacifichiamo con il nostro passato, con ogni ricordo, con le nostre relazioni e con i nostri antenati. È un atto di riconciliazione profonda, che ci permette di andare oltre i samskara – le impressioni e le memorie tormentate del passato – e avvicinarci a un nuovo ciclo di crescita e consapevolezza. Anche questo gesto va mantenuto per almeno un minuto.
Conclusione
La meditazione "Ripa" ci conduce attraverso un ciclo simbolico di ringraziamento, apertura, accoglimento, inclusione e pacificazione. È un processo graduale che richiede tempo e ripetizione, e ogni gesto andrebbe mantenuto per almeno un minuto. Poiché questa meditazione è semplice e breve, sarebbe benefico ripeterla tre volte al giorno. Ogni volta che riusciamo a pacificare le immagini tormentate del nostro passato, i cosiddetti samskara, sentiamo un profondo senso di liberazione e leggerezza, preparandoci ad affrontare il futuro con serenità e gratitudine.
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