Esistono due tipi di paure, la paura naturale, il Dio Pan, e la paura che deriva dalla mente.
La paura naturale, e quindi reale, si potrebbe o dovrebbe chiamare "istinto di sopravvivenza" e si innesca soltanto quando la vita corporea viene minacciata ovvero quando è questione di vita o di morte del veicolo, corpo, che abitiamo.
Tutti gli animali, noi compresi, hanno nella loro consapevolezza questa paura ma è ben diversa dalla paura creata dalla mente superficiale degli esseri umani.
La mente superficiale ha paura praticamente di tutto, vive nella paura che viene costantemente alimentata dal mondo esterno per ragioni di potere.
Dobbiamo imparare a prendere le distanze dalla paura e per farlo dobbiamo ricordarci che noi siamo esseri naturali e di conseguenza l’unica forma di paura che ci dovrebbe abitare è l’istinto di sopravvivenza.
Quando siamo identificati con la mente, che è uno strumento, così come il corpo, anziché con la consapevolezza ovvero con il Sé reale, viviamo in un mondo virtuale dove i pensieri ci confondono e ci manipolano, allora abbiamo paura di quello che potrebbe succedere:
potrei non riuscire a pagare l’affitto, potrei venire tradita dal mio partner, potrei fare un incidente, potrei venire morsicata dal cane, potrei perdere il lavoro...
ecco tutti questi "potrei" sono solo pensieri ma sono in grado di innescare la paura e con questa permettere alla mente di mantenerci nello stato di vittime.
Mantenere l’attenzione nell’attimo presente, nel qui e ora, ci consente
di prendere le distanze dalla mente superficiale che crea una realtà assolutamente virtuale,
riconoscere quei pensieri che vogliono alimentare la paura e non identificarsi con essi ma, semplicemente osservarli, senza giudicarli, per renderli finalmente innocui.
D’altronde la paura è anche una chiamata, è infatti la chiamata del Dio Pan, anziché spaventarci e fuggire dovremmo guardarla in faccia per arrivare a comprendere che non vuole farci del male ma anzi vuole per noi una vita il più lunga possibile, smascherare i pensieri che cercano di alimentare la paura innaturale aiuta a prendere consapevolezza della realtà e ci consente di ritornare ad essere Esseri naturali, così come gli animali, ma in grado di divenire consapevoli anche dell’essenza della vita.
Durante la giornata cerca di rimanere Presente il più possibile, puoi farlo ascoltando il tuo respiro, percependo la realtà esterna con i tuoi sensi naturali, la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto, il gusto:
Guarda l’albero che hai di fronte, ascolta il cinguettio degli uccellini chi lo abitano, senti attraverso le mani, la sua durezza e ruvidità, senti il profumo della terra intorno a lui e, se è possibile, gustati fino in fondo un suo frutto.
Maggiore sarà l’attenzione che dedichi al momento presente, connettendo i tuoi sensi alla natura, più deboli diventeranno i pensieri intrusivi e distorti e la paura mentale perderà il potere su di te.
Buona pratica ❤️
Teresa, Life e Spiritual Coach
cell. 351 352 9184
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